S19

Villa S19 è una composizione di stazzi. Ciascuno costruito secondo le regole elementari dell’edilizia pastorale sarda – il tetto a falde, l’uscita diretta di ogni ambiente all’esterno, la muratura di pietra – formano nell’insieme un unico agglomerato, dove gli spazi di connessione sono passaggi coperti dagli stessi tetti di coppi che chiudono le case, uniti in una sola linea spezzata.

Lontana dalla piscina, estesa in lunghezza sotto il tetto continuo, composta di parti elementari tutte uguali, questa è la villa che maggiormente raccoglie l’eredità dell’edificio rurale che per secoli è stato la chiave della costruzione dispersa del paesaggio sardo. Più che l’edificio isolato, richiama il borgo rurale, il piccolo nucleo originario che per ripetizione ha disegnato la frammentazione in campi agricoli del paesaggio italiano ed è sopravvissuto come residuo costruito alla loro dismissione.