P38

Villa P38 in posizione dominante rispetto al panorama, con una visuale aperta sul mare e sulla macchia mediterranea, si confronta con il paesaggio sardo.
Gli obiettivi principali dello studio progettuale sono stati quelli di valorizzare i caratteri paesaggistici e di panoramicità del luogo sfruttando I’orografia del terreno e individuando una tipologia che ne permetta l’inserimento nel contesto ambientale con un impatto visivo e fisico ridotto, utilizzando nuove tecnologie e materiali naturali e locali.
La costruzione richiama lo stazzo con le sue regole elementari tipiche dell’edilizia pastorale sarda. I volumi, netti e coperti da tetti a falda, delimitati sui lati corti da muri pieni, sono interamente rivestiti in pietra, distinti dagli interni imbiancati, aperti puntualmente da bucature.
La villa si sviluppa in più corpi di fabbrica: la parte principale costituita da soggiorno e camere da letto è protesa verso la baia di Lo lmpostu con una sequenza spaziale di edificio, portico, piscina e belvedere; il resto dei volumi (spazi di servizio e camere ospiti) sono mimetizzati nel suolo e caratterizzati da un patio interno realizzato in scavo rispetto all’ orografia naturale.

Questa scomposizione della casa in più corpi permette di “accogliere” il paesaggio al suo interno, determinando luoghi intermedi tra esterno ed interno: un patio, un portico aperto su tre lati, una corte diventano ulteriori e particolari percorsi all’interno del paesaggio, forniscono all’edificio la sua parte di natura, costituiscono la transizione di scala tra il paesaggio e l’interno.